Nel 2024 celebriamo gli anniversari delle annate storiche 1974 e 1984. Esploriamo insieme le caratteristiche distintive di entrambe.
Annata 1974: Un Mosaico di Condizioni Meteorologiche
Il 1974 è ricordato come un’annata particolare, caratterizzata da condizioni meteorologiche variegate che hanno influenzato in maniera eterogenea i vini in diverse regioni. In Italia, ha regalato vini ottimi in Piemonte e Toscana. Il Barolo e il Barbaresco hanno brillato in Piemonte, mentre in Toscana vini come il Tignanello dei Marchesi Antinori e il Pergole Torte di Sergio Manetti si sono distinti immediatamente come eccezionali. Anche i Chianti di quel periodo sono stati di alta qualità, beneficiando di condizioni climatiche favorevoli con una primavera calda e un’estate asciutta.
In Francia, le piogge durante la vendemmia hanno invece compromesso la qualità delle uve, specialmente nel Bordeaux, dove molti vini sono risultati più leggeri. In contrasto, l’Italia ha goduto di condizioni ottimali che hanno prodotto vini dalla buona concentrazione con una trama tannica eccellente.
Annata 1984: Un Anno di Sfide e Rarità
Anche il 1984 è stato un anno impegnativo per i viticoltori, caratterizzato da condizioni climatiche variabili che hanno complicato la produzione. Tuttavia, questa annata ha comunque visto la nascita di alcuni vini notevoli.
In Francia, le condizioni climatiche avverse hanno colpito duramente la regione di Bordeaux, dove i vini più interessanti si trovano nella regione del Medoc. I vini di questa annata si distinguono per la loro robustezza e ora che siamo al 40º anniversario cominciamo ad apprezzarne pienamente il potenziale. Nonostante la produzione ridotta, i vini di questo anno sono considerati particolarmente rari e preziosi, testimoniando non solo l’abilità enologica ma anche la passione e la sfida di quei tempi.
In Italia, nel 1984 il Brunello era già un vino DOCG e viveva una crescita continua di prezzi, ormai riconosciuto come “Il Grande Vino Italiano” in ogni angolo del mondo, degno rivale dei mitici Borgogna e Bordeaux. Motivo per cui venne introdotto il suo fratello minore, il Rosso di Montalcino. In Piemonte, il grande storico delle annate Renato Ratti la definisce come un’annata elegante: vino di corpo medio, di buon equilibrio e struttura piacevole, profumo delicato e persistente, produzione limitata.