Introduzione
Tra i nomi che hanno rivoluzionato il mondo dello Champagne, Jérôme Prévost occupa un posto di rilievo. Con la sua etichetta “La Closerie” Extra Brut GC, Prévost ha saputo trasformare il Pinot Meunier, vitigno a lungo considerato “minore”, in un protagonista assoluto. Un vino che unisce eleganza, carattere e verità, nato da una mano artigiana e da un’anima profondamente legata alla terra di Gueux, nel cuore della Montagne de Reims.
Chi è Jérôme Prévost
Il legame con Anselme Selosse
Allievo e amico di Anselme Selosse, Prévost ha imparato l’arte di rispettare il ritmo della natura. Come Selosse, privilegia l’osservazione, la sensibilità e la vinificazione naturale rispetto all’intervento tecnico. Questa visione ha dato vita a un approccio unico e riconoscibile.
La filosofia produttiva
La sua filosofia si basa su tre principi: biodiversità, artigianalità e sincerità. Ogni bottiglia racconta una storia diversa, quella della vigna, del clima e del tempo.
Il Terroir di Gueux
Il villaggio e la sua posizione
Situato ai margini occidentali della Montagne de Reims, Gueux si distingue per i suoi terreni calcarei e sabbiosi, che regalano ai vini una vibrante freschezza.
I terreni e il microclima
Il suolo, ricco di sabbia e gesso, permette alle radici di respirare e alle viti di esprimere con purezza il carattere del Pinot Meunier, mentre il microclima temperato favorisce maturazioni equilibrate.
La Closerie: un progetto personale
L’origine del nome
Il nome “La Closerie” rimanda a un piccolo giardino recintato, simbolo di un luogo intimo e protetto: esattamente ciò che rappresenta la vigna di Jérôme.
Il vigneto Les Béguines
Questa parcella, di poco più di 2 ettari, è il cuore pulsante della produzione. Qui le viti di Pinot Meunier – alcune piantate negli anni ’60 – offrono uve di rara complessità.
Il Pinot Meunier come protagonista
Un’uva spesso sottovalutata
Il Pinot Meunier è spesso considerato la “terza scelta” dopo Pinot Noir e Chardonnay, ma nelle mani di Prévost diventa pura poesia.
L’interpretazione di Prévost
Ne trae vini dalla texture setosa, con profondità e mineralità, dove frutti maturi e note terrose si intrecciano a una tensione vibrante.
La vinificazione artigianale
Fermentazione spontanea
Prévost rifiuta l’uso di lieviti selezionati: tutto avviene in modo spontaneo, con una fermentazione in botti di rovere usate che aggiungono complessità ma non dominano il profilo del vino.
Uso del legno e assenza di dosaggio
Il vino riposa sui lieviti, poi viene imbottigliato con un dosaggio minimo o nullo (Extra Brut), per preservare la purezza dell’espressione territoriale.
Caratteristiche del “Champagne La Closerie Extra Brut GC”
Aspetto visivo
Colore giallo dorato intenso con riflessi ambrati e perlage fine e continuo.
Profilo olfattivo
Note di nocciola, agrumi canditi, mela cotogna, fiori bianchi e un accenno di spezie. Col tempo, emergono tostature delicate e sentori minerali.
Gusto e struttura
Al palato è ampio e vibrante, con una freschezza tagliente e una lunga persistenza salina. Un vino vivo, che evolve nel bicchiere come una melodia che si apre lentamente.
Annate e variabilità
Ogni edizione di “La Closerie” racconta l’anima dell’annata. Non esistono due bottiglie identiche: è il tempo, più del produttore, a firmare il vino.
Abbinamenti gastronomici
Piatti consigliati
Perfetto con ostriche, crostacei, sashimi, ma anche con piatti più strutturati come pollo arrosto o formaggi stagionati.
Occasioni ideali
Un vino per meditazione e celebrazione, capace di stupire anche i palati più esigenti.
Il valore collezionistico
Domanda e rarità
Le bottiglie di Prévost sono molto richieste e prodotte in quantità limitate. Ogni annata è attesa come un evento nel mondo dello Champagne.
Quotazioni sul mercato
Negli ultimi anni, i prezzi sono cresciuti costantemente, segno della sua unicità e autenticità artigianale.
La filosofia Extra Brut
Purezza e autenticità
La scelta di un dosaggio minimo consente al vino di esprimere la sua verità senza maschere zuccherine. È un ritorno alle origini, alla sincerità del terroir.
Come cambia l’esperienza sensoriale
Il sorso diventa più nitido, più verticale, con una mineralità vibrante che conquista chi ama i vini veri.
Perché “GC”?
Significato e simbolismo
Le lettere “GC” non indicano un Grand Cru, ma rappresentano “Grand Champagne”, un riconoscimento personale di eccellenza da parte di Prévost.
Un marchio di qualità personale
È la sua firma, la dichiarazione di un’artigianalità consapevole e libera.
La Closerie nel panorama champenois
Tra artigianato e arte
Prévost appartiene a quella nuova generazione di vigneron indipendenti che vedono il vino come un’opera vivente, non un prodotto industriale.
Il posto di Prévost tra i grandi produttori
Sebbene la produzione sia limitata, la sua influenza è enorme. “La Closerie” è oggi considerata una delle etichette di culto della Champagne.
Riflessioni sull’anima del vino
La spiritualità del terroir
Ogni sorso di “La Closerie” è un invito alla contemplazione: un dialogo silenzioso tra terra, uomo e tempo.
Il vino come linguaggio universale
Prévost ci ricorda che il vino non è solo bevanda, ma narrazione liquida, capace di unire emozioni e memorie.
Conclusione
Lo Champagne Jérôme Prévost “La Closerie” Extra Brut GC è un capolavoro di sincerità e armonia. Un vino che parla sottovoce, ma lascia un’eco profonda. Ogni bottiglia è una finestra su Gueux, sulla sensibilità di un uomo che ha trasformato un semplice vitigno in pura poesia.
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