Introduzione al Barolo DOCG
Il Barolo è conosciuto come “il re dei vini e il vino dei re”, un’etichetta che porta con sé secoli di prestigio. Prodotto esclusivamente con uve Nebbiolo coltivate in specifiche zone delle Langhe, il Barolo DOCG è sinonimo di eleganza, complessità e longevità.
La Cantina Gente e Vini
Origini e filosofia produttiva
La cantina Gente e Vini, meno conosciuta rispetto ai colossi del Barolo, rappresenta una gemma nascosta per gli appassionati di vini d’annata. Fondata con l’obiettivo di celebrare le migliori espressioni del Nebbiolo, questa realtà ha puntato su produzioni limitate e metodi artigianali.
L’approccio alla tradizione e innovazione
Pur mantenendo le tecniche tradizionali di vinificazione, Gente e Vini ha saputo integrare strumenti moderni per garantire pulizia aromatica e stabilità del prodotto, senza snaturare il carattere autentico del Barolo.
L’Annata 1991: Caratteristiche e Contesto Storico
Il clima e l’impatto sulla vendemmia
Il 1991 in Piemonte fu un’annata complessa, caratterizzata da una primavera umida e un’estate calda ma non eccessiva. Questo ha favorito una maturazione lenta delle uve, con tannini presenti ma ben integrati e aromi sottili.
L’evoluzione del Barolo nel tempo
Un Barolo di oltre trent’anni, come l’Infernotto 1991, oggi mostra una trasformazione profonda: i toni fruttati giovanili lasciano spazio a sentori terziari di cuoio, tartufo e spezie dolci.
Il Cru “Infernotto”
Origine del nome e posizione geografica
Il nome “Infernotto” potrebbe derivare dai tradizionali “infernot”, piccole cantine sotterranee scavate nella pietra, ideali per la conservazione del vino. La vigna si trova in una zona collinare ben esposta, perfetta per il Nebbiolo.
Composizione del terreno e microclima
Terreni ricchi di marne calcaree e un microclima ventilato contribuiscono alla struttura tannica e alla complessità aromatica tipiche del cru Infernotto.
Vinificazione e Affinamento del 1991 Infernotto
Tecniche di raccolta e fermentazione
Le uve venivano raccolte manualmente e sottoposte a una lunga macerazione, permettendo l’estrazione completa di colore, tannini e aromi.
Affinamento in botte e in bottiglia
L’affinamento prevedeva almeno tre anni in botti grandi di rovere di Slavonia, seguito da un riposo in bottiglia per affinare la struttura e integrare i profumi.
Note di Degustazione
Colore e aspetto visivo
Oggi il vino si presenta con un colore granato tendente all’aranciato, tipico dei Nebbiolo maturi.
Profumo e complessità olfattiva
Al naso emergono note di rosa appassita, tartufo, liquirizia e spezie, con un sottofondo di tabacco e cacao.
Gusto e struttura al palato
In bocca è armonico, con tannini setosi e una persistenza lunga, che richiama i sentori terrosi e speziati percepiti al naso.
Abbinamenti Gastronomici
Piatti della tradizione piemontese
Perfetto con brasato al Barolo, tajarin al ragù di selvaggina o formaggi stagionati come il Castelmagno.
Abbinamenti internazionali
Si sposa bene anche con piatti a base di agnello arrosto, funghi porcini o anatra alla pechinese.
Valore Collezionistico e Potenziale di Invecchiamento
Come conservare un Barolo d’annata
Conservare in cantina a temperatura costante (12-14°C), al riparo dalla luce e con la bottiglia in posizione orizzontale per mantenere il tappo umido.
Valutazione sul mercato attuale
Un Infernotto 1991 ben conservato è raro e ricercato dai collezionisti, con valori che possono crescere nel tempo grazie alla sua unicità.
Conclusioni
Il Gente e Vini 1991 Barolo DOCG Infernotto è più di un semplice vino rosso: è un frammento di storia piemontese imbottigliato. Una scelta che premia chi cerca emozioni autentiche, tradizione e longevità.
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